Se durante un viaggio in autostrada vi siete trovati a fissare un colosso carico di travi in acciaio o di capannoni prefabbricati, avete assistito a un trasporto eccezionale. L'istintivo senso di stupore e di insicurezza destato dall'idea di transitare vicino a un mezzo che sta svolgendo questo tipo di servizio, rende da subito chiaro quanto si tratti di un'operazione complessa da organizzare e quanto sia importante prestare la massima attenzione a ciascuna delle fasi di esecuzione.
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Il Nuovo Codice della Strada definisce trasporto eccezionale qualsiasi spostamento su strada di merce che per ingombro (sagoma) o peso ecceda le norme vigenti, riportate dagli articoli 62 e 63 del Codice stesso. Le merci contemplate dalla normativa sono i carichi indivisibili, ovvero quelli la cui riduzione di dimensione o di massa possa portare a una alterazione del funzionamento.
Quali sono quindi i limiti oltre i quali si parla di trasporto eccezionale o, più precisamente, di trasporto in condizione di eccezionalità?
Oltre alla situazione in cui il carico stesso non rispetti le prescrizioni degli articoli 62 e 63 del NCdS, altre condizioni di eccezionalità sono date dalla sporgenza posteriore del carico oltre i 3/10 della lunghezza del veicolo, dalla sporgenza anteriore o dal trasporto di animali vivi.
Attenzione ai mezzi di trasporto e agli ancoraggi: questo è ciò che più conta in questa fase. Solo professionisti attenti e competenti possono avere le capacità necessarie per assicurare un trasporto sicuro e a norma di legge.
Il viaggio in se stesso non è tuttavia la parte più laboriosa della predisposizione di un trasporto eccezionale internazionale o nazionale che sia.
Cos’altro è necessario fare?
Gestione del trasporto eccezionale internazionale: ecco quali sono i permessi necessari
E se doveste trasportare merci per strade trans-europee? Quali norme seguire?
Per cercare di uniformare i trasporti eccezionali anche a livello internazionale, la Commissione Europea ha stabilito delle Linee Guida che devono essere seguite dai vari stati membri. Queste norme riguardano la creazione di una rete corridoi di transito stradale adibiti al trasporto eccezionale e regolamentano le autorizzazioni necessarie.
Pianificare un trasporto in condizioni di eccezionalità è come unire i puntini nel famoso gioco enigmistico: è necessario predisporre un itinerario ben preciso che, se stiamo viaggiando oltre confine, si snodi attraverso i corridoi di transito (ovvero una rete di strade e autostrade che per caratteristiche strutturali sono in grado di sopportare il transito di veicoli eccezionali o di veicoli ordinari che effettuino trasporti eccezionali) realizzati da ciascuno Stato membro. Stabilito l’itinerario, le Linee Guida prevedono la richiesta di autorizzazioni agli enti proprietari delle strade.
Il Nuovo Codice della Strada italiano distingue tre tipi di autorizzazioni:
- Autorizzazioni singole: rilasciate di volta in volta, per una sola tratta, e valide non più di un mese;
- Autorizzazioni multiple: relative a un numero di viaggi prestabilito da effettuarsi in un arco di tempo di non superiore ai tre mesi;
- Autorizzazioni periodiche: prevedono un numero di viaggi illimitato per un periodo di tempo pari a sei mesi;
Gli standard europei classificano le autorizzazioni in modo più semplice come a breve termine, a lungo termine o corridoi, fornendo per queste ultime due tipologie dei limiti dimensionali e di carico ben precisi, e fanno ricadere all’interno di questi due gruppi le specifiche autorizzazioni di ogni singolo Stato.
Se poi siete fortunati, esistono dei casi in cui l’autorizzazione per il trasporto eccezionale non è necessaria: dovete trasportare automobili? Animali vivi per la fiera? Macchine operatrici o agricole? Bene, rientrando all’interno di alcuni limiti dimensionali, non è necessario richiedere alcun tipo di autorizzazione in questo caso!
E se chiedessero patente e libretto … c’è la SERT
Nel caso del trasporto eccezionale internazionale la questione della documentazione è più complessa: se ogni Stato accettasse solo quella relativa alla propria organizzazione interna si creerebbe una grande confusione tra gli utenti. Per questo motivo è stata predisposta la SERT (Special European Registration of Trucks and Trailers), una carta di circolazione europea speciale per autocarri e rimorchi.
Ogni documento SERT presenta un numero di riferimento, ed è quindi univocamente individuabile per finalità di controllo stradale. - Nei trasporti eccezionali vi è la scorta?
Nel caso in cui il transito dei veicoli adibiti al trasporto pregiudichi la sicurezza degli altri viaggiatori oppure sia d’ostacolo per ingombro e velocità ai veicoli presenti in strada, è previsto l’impiego di una scorta.
Le Linee Guida europee lasciano libertà ai singoli stati per quanto riguarda il regime normativo relativo all’impiego della scorta, specificando la necessità di autorizzazione da parte dello Stato che si sta attraversando per quanto riguarda le variazioni del traffico. Quella che la Commissione Europea propone è una classificazione basata sul rischio: a seconda della tipologia di strada e delle dimensioni del veicolo viene stabilita la scorta da applicare.
Più specificatamente si tratta di:
- Nessuna scorta per veicoli di larghezza inferiore o pari a tre metri e mezzo e lunghezza inferiore ai trenta metri su autostrade; larghezza inferiore o pari a tre metri e venticinque e lunghezza inferiore ai ventisette metri e mezzo su strade ordinarie;
- Scorta di tipo A (ovvero la presenza di almeno un veicolo di scorta) per larghezze comprese fra i tre metri e mezzo e i quattro metri e lunghezze fra i trenta e i cinquanta metri in autostrada; larghezze fra i tre metri e venticinque e i tre metri e mezzo, lunghezze fra i ventisette metri e mezzo e i trentadue metri e mezzo su strade ordinarie;
- Scorta di tipo B (ovvero almeno due veicoli di scorta o un veicolo di scorta tecnica accompagnato da un veicolo di polizia o equivalente) per larghezze superiori ai quattro metri e lunghezze superiori ai quaranta su autostrade; larghezze superiori ai tre metri e mezzo e lunghezze superiori ai trentadue metri e mezzo su strade ordinarie;
Ma a cosa serve all’effettivo la scorta? I veicoli tecnici o quelli delle forze dell’ordine svolgono un’importante funzione di avvertimento: allertano gli altri viaggiatori che è in corso un trasporto che presenta dei rischi e li proteggono dagli eventuali pericoli ad esso connessi.
È evidente come a un trasporto sicuramente sbalorditivo per chi vi si trova a contatto, siano legate delle responsabilità giuridiche e civili non indifferenti, oltre che un’organizzazione preventiva e documentativa per niente banali! La scelta di un trasportatore specializzato risulta quindi fondamentale in primis per la sicurezza degli altri viaggiatori e in secondo luogo per la tranquillità di chi richiede il servizio: non ci sono intoppi dove c’è professionalità e la merce giungerà sicuramente a destinazione.